Cosa vedere in Trentino: Arco, da Kurort mitteleuropeo a capitale del Rock Master
Passeggiando lungo la via principale del centro storico di Arco si possono notare i numerosi negozi dedicati ad articoli sportivi e di montagna e capire, così, la vera vocazione della città.
La città del Rock Master
Arco è una meta per tutti gli amanti dell’arrampicata, grazie alla presenza di numerose falesie naturali, le coste rocciose a picco, nonchè ad un Climbing Stadium, sede del Rock Master, la più famosa gara d’arrampicata del mondo.
Il Castello di Arco
Avvicinandosi alla città il primo colpo d’occhio va sicuramente al castello svettante, che alterna i merli delle sue torri, con le guglie dei cipressi. Esso, infatti, trovandosi su un promontorio, domina tutta la piana sottostante del fiume Sarca.
Il castello fu residenza dei Conti d’Arco durante il medioevo. Il maniero, infatti, è un perfetto esempio di fortezza medievale con le mura di cinta che lo coronano ad anello e creano una sorta di belvedere verdeggiante affacciato sul Garda.

La Chiesa della Collegiata
In Piazza III Novembre, la piazza principale di Arco, si trova l’imponente Chiesa della Collegiata, costruita all’inizio del 1600, che rappresenta uno dei monumenti più belli della città, nonché punto di riferimento della comunità arcense.

La fontana del Mosè
Sul lato sinistro della piazza, rivolgendo le spalle alla Chiesa, fà bella mostra di sè lo stile barocco della fontana in pietra del Mosè. Al centro della fontana è rappresentato l’arco, il primo emblema dei signori d’Arco, ora assunto a stemma della città.


Palazzo Giuliani
La riviera dell’Impero
Arco, trovandosi a pochi chilometri dal Lago di Garda, gode di un clima mite e salubre con un paesaggio e una natura tipici dell’area mediterranea.
Infatti, questo paesaggio spettacolare, e la posizione strategica della città, indussero l’Arciduca Alberto d’Asburgo Teschen, cugino del padre dell’Imperatore Francesco Giuseppe, a trasferirvisi durante l’inverno facendosi erigere una splendida villa con un immenso parco.
Infatti, fra fine ‘800 e inizi ‘900, quando la città era ancora parte dell’impero Austro-Ungarico, Arco visse il suo periodo di sviluppo grazie alla sua notorietà come luogo di cura: il kurort. Inoltre, la presenza dell’arciduca fu motivo di richiamo per la nobiltà mitteleuropea, che contribuì quindi a dare un notevole sviluppo al turismo ed all’economia locale.
Il Casinò di Arco
Risale a questo periodo anche la costruzione del Casinò municipale. Esso rappresentava un luogo di ritrovo e svago che registrò la presenza di molti personaggi importanti, come ad esempio l’imperatrice Elisabetta, più nota come Sissi.
Nei giardini davanti al Casinò si può, tutt’oggi, vedere il mappamondo e la colonnina dei venti che servivano a informare gli ospiti sulle condizioni meteorologiche.

Arco conserva ancora l’eleganza del periodo asburgico anche se il turismo del nuovo millennio, come dicevo prima, è più legato all’attrazione sportiva dell’arrampicata.
Una passeggiata fra le sue strade permette, ancora oggi, di avvertire l’eleganza del secolo passato.
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